Probabilmente vi starete chiedendo: dov’è il nesso tra la Psicologia e la disciplina dello Yoga? La pratica dello yoga e la psicologia sono legati sia in un’ottica di promozione della salute, che terapeutica. Considerare l’individuo come un’unità mente – corpo assume sempre più importanza per una presa in carico globale del paziente. Lo yoga terapeutico ha come obiettivo il trattamento di vari tipi di disfunzioni somatiche e psicologiche che vanno da problemi alla schiena allo stress emotivo, tale pratica ha un effetto sulla psiche della persona aiutandola ad armonizzare le proprie emozioni e a rafforzare la volontà. Da un punto di vista cognitivo e psicologico la pratica dello yoga migliora la concentrazione, riduce l’ansia, aggressività, agisce positivamente su ottimismo, fiducia, autodeterminazione. Oggi giorno possiamo considerare una buona percentuale della popolazione lamentarsi di vivere una vita stressante, lo stress non è da sottovalutare in quanto con il passare del tempo può portare a malattie cardiovascolari, provocare ipertensione e dolori muscolo scheletrici e cefalea muscolo – tensiva, oltre che a sviluppare una sintomatologia ansiosa e depressiva.
In ambito psicologico la ricerca si sta sempre di più interessando alla pratica dello yoga come aspetto complementare ad una terapia psicologica finalizzata al benessere dell’individuo. Secondo nuovi studi, praticare yoga diverse volte nella settimana rappresenta un utile complemento per il trattamento dei sintomi della depressione e non solo. Diversi ricercatori sostengono che la pratica dello yoga è davvero molto utile per chi soffre di depressione in quanto può trarne degli importanti benefici per la propria salute, ovviamente viene suggerito non come unica soluzione. Sempre in ambito scientifico è stato dimostrato attraverso uno studio, come lo yoga in affiancamento ad un percorso psicologico, porta grandi risultati sulle ruminazioni e le preoccupazioni di diversi pazienti, ed è stato confermato nei follow-up di diverse ricerche che la ruminazione e la preoccupazione sono diminuite.
Ma che cos’è lo yoga e quali sono i suoi benefici se praticato in affiancamento ad un percorso psicologico?
Vi siete mai domandati quali sono le sue origini? Lo yoga trova le sue radici nella tradizione indiana, ad oggi, il termine yoga indica un insieme enorme di pratiche e concezioni. La parola yoga deriva dal termine sanscrito yuj, che significa “unire”, “unione”. Ma cosa unisce lo yoga? Lo yoga è il legame che mette insieme gli opposti, li riconcilia e li conduce al completamento, tale pratica unisce mente e corpo. Molte persone si sono avvicinate a tale pratica, soprattutto in Occidente, come forma di ginnastica, uno stretching per tonificare il corpo e ridurre lo stress. Indubbiamente tale pratica apporta dei benefici a livello psicofisico, lavorando su ossa, muscoli e articolazioni, ma ci si è resi conto con il tempo che tale pratica migliora anche la concentrazione mentale, favorendo pensieri positivi e allontanando i pensieri negativi, sviluppando così anche una migliore autostima. Lo yoga è risultato essere molto efficace come terapia complementare, inteso come supporto e integrazione alla terapia psicologica non solo per la riduzione dello stress ma anche per gli attacchi di panico, in quanto chi soffre di stati di ansia e vive sotto stress, sviluppa sintomi vari come ad esempio, aumento del battito cardiaco, tremori, sensazione di soffocamento, ecc … la pratica costante e la meditazione contribuiscono molto a calmare la mente e a ridurre i sintomi, ciò è stato dimostrato in uno studio pubblicato nel 2004 sul Journal of Alternative and Complemetary Medicine. In aggiunta alla terapia psicologica, si è potuto riscontrare l’efficacia dello yoga anche in altre patologie, come ad esempio, l’insonnia in quanto aiuta a liberare la mente e lasciare andare le tensioni accumulate attraverso la pratica di alcune asana, migliorando di conseguenza la respirazione e concentrandosi in particolare sulla respirazione diaframmatica e sviluppando di conseguenza maggiore consapevolezza nei confronti del proprio respiro, e favorendo così il rilassamento della mente e conciliando il sonno; in casi di fibromialgia in quanto può aiutare a ridurre la tensione muscolare, oltre che ad avere benefici su gli stati di ansia e di depressione che tale patologia comporta; in casi di emicrania in quanto aiuta a distendere la muscolatura insieme ai benefici citati in precedenza; si riscontrano benefici anche nei casi di menopausa; nelle donne in gravidanza; per le malattie cardiache; per l’ipertensione rinforzando il muscolo cardiaco e assicurando un’elasticità vascolare, ovviamente sempre con il supporto anche di un medico specializzato.
Testimonianza scientifica di uno studio statunitense
“Lo yoga sta diventando una forma di esercizio sempre più popolare negli Stati Uniti ed è imperativo esaminare sistematicamente i suoi benefici per la salute, in particolare i benefici per la salute mentale che questa forma unica di attività mente – corpo può offrire”, ha detto Edward McAuley, professore di kinesiologia e salute della comunità dell’Illinois, che dirige il Laboratorio di psicologia dell’esercizio in cui è stato condotto lo studio.
L’intervento di yoga prevedeva una progressione di 20 minuti di posture yoga da seduto, in piedi e supino che includevano contrazione isometrica e rilassamento di diversi gruppi muscolari e respirazione regolata. La sessione si è conclusa con una postura meditativa e una respirazione profonda. I partecipanti hanno anche completato una sessione di esercizi aerobici in cui hanno camminato o fatto jogging su un tapis roulant per 20 minuti. Ogni soggetto ha lavorato a una velocità e inclinazione adeguate del tapis roulant, con l’obiettivo di mantenere dal 60 al 70 percento della sua frequenza cardiaca massima durante la sessione di esercizio. “Questa gamma è stata scelta per replicare i risultati precedenti che hanno mostrato un miglioramento delle prestazioni cognitive in risposta a questa intensità”, hanno riferito i ricercatori. Gothe e colleghi sono rimasti sorpresi nel vedere che i partecipanti hanno mostrato un miglioramento maggiore nei loro tempi di reazione e precisione sui compiti cognitivi dopo la pratica dello yoga rispetto alla sessione di esercizio aerobico, che non ha mostrato miglioramenti significativi sulla memoria di lavoro e sui punteggi di controllo inibitorio. “Sembra che dopo la pratica dello yoga, i partecipanti siano stati in grado di concentrare meglio le proprie risorse mentali, elaborare le informazioni rapidamente, in modo più accurato e anche apprendere, conservare e aggiornare parti di informazioni in modo più efficace rispetto a dopo aver eseguito un esercizio aerobico”, ha detto Gothe. “Gli esercizi di respirazione e meditazione mirano a calmare la mente e il corpo e a tenere lontani i pensieri che distraggono mentre ti concentri sul tuo corpo, sulla postura o sul respiro. Forse questi processi si traducono oltre la pratica dello yoga quando cerchi di svolgere compiti mentali o attività quotidiane”. Molti fattori potrebbero spiegare i risultati, ha detto Gothe. “Una maggiore consapevolezza di sé che viene fornita con esercizi di meditazione è solo uno dei possibili meccanismi. Inoltre, la meditazione e gli esercizi di respirazione sono noti per ridurre l’ansia e lo stress, che a loro volta possono migliorare i punteggi su alcuni test cognitivi”, ha detto. “Abbiamo esaminato solo gli effetti di un periodo di 20 minuti di yoga e esercizio aerobico in questo studio tra le studentesse”, ha detto McAuley. “Tuttavia, questo studio è estremamente tempestivo e i risultati consentiranno ai ricercatori di potenziare e progettare i loro interventi in futuro.
Fonte ricerca: (“Gli effetti acuti dello yoga sulle funzioni esecutive”, Gothe N. Pontefex MB, HillmanC, McAuley E, Rivista di Fisico Activity e Salute, © 2012Umano Cinetica, Inc.)