La pandemia che ha colpito il nostro paese in questo momento ci ha costretti per motivi di sicurezza propri e dei nostri cari a restare chiusi nella propria abitazione. Molti si sono trovati a dover riscoprire la convivenza con l’altro per più ore al giorno, cosa alla quale non si era più abituati, sia per i lati positivi che per quelli negativi, altri ancora hanno dovuto modificare il proprio lavoro, portandolo sul web, come quello che riguarda la mia professione ad esempio, altri ancora si ritrovano a gestire la solitudine dalla quale prima sono sempre fuggiti per non dar voce a quelle emozioni che ora inevitabilmente vengono fuori, altri ancora hanno riscoperto la creatività, dunque si sono ritrovati a mettersi ai fornelli riscoprendo l’arte culinaria, che vede noi italiani al primo posto in Europa, oppure molti altri hanno liberato la propria fantasia nel riscoprire l’arte attraverso il disegno e i colori, altro patrimonio caro alla nostra nazione. In poche parole abbiamo dovuto reinventare una nuova routine, in che modo? Abbiamo iniziato modificando le nostre abitudini. Ma cosa innesca un’abitudine? Il bisogno. In questi giorni probabilmente il bisogno più comune sarà quello di liberare endorfine e cercare appunto di non annoiarci. Dunque, in che modo possiamo fare ciò? Innanzitutto, dobbiamo individuare il trigger, ovvero diventare consapevoli di cosa fa scattare la ricerca di un comportamento, quando quest’ultimo genera una gratificazione, si presenta una probabilità maggiore che venga ripetuto e di conseguenza nel nostro cervello inizia a crearsi una nuova via neuronale, che se portata avanti fa sì che si disattivi la vecchia via neuronale, dunque lasciamo le vecchie abitudini, accendendo la nuova via e mettendo in atto le nuove abitudini. Tutto ciò per chi ovviamente mette in atto un comportamento non passivo. Ma è davvero così facile sfuggire a tutte quelle informazioni che oramai i social e i media ci trasmettono facendo in modo che anche a livello inconscio si creino delle preoccupazioni e di conseguenza delle tensioni portando a non dormire bene, oppure a mangiare più del solito, o ancora a restare inermi sul divano continuando a ruminare? Cosa possiamo fare, allora per evitare questi comportamenti disfunzionali alla luce di ciò che abbiamo detto precedentemente. Un atteggiamento utile potrebbe essere quello di ripulire la mente dalla mole di informazioni e farla riposare per qualche minuto, questo sarà un vantaggio anche per le tensioni muscolari. Dunque possiamo paragonare il modo di elaborare i pensieri e le emozioni, della nostra mente ad una goccia d’acqua che cade in un lago. L’esperienza diretta, ovvero le nostre emozioni e sensazioni, si trova nel punto in cui la goccia colpisce il lago, e quindi forma il primo cerchio, il quale rappresenta i pensieri iniziali, mentre i cerchi più esterni che si vengono a formare dopo, sono i pensieri che si sviluppano a partire dal primo cerchio, cosa succede poi, che i pensieri tendono a generare ulteriori pensieri, a meno che non dirigiamo la nostra attenzione in un punto. La mindfulness ci offre gli strumenti adeguati a fare ciò in ogni momento della nostra vita, e dunque perché non usare la mindfulness proprio in questi giorni di quarantena e prenderci cura dei nostri pensieri entrando in contatto con noi stessi e non fluttuare con la mente generando caos interno e dunque stress?
Iniziamo con una semplice introduzione alla mindfulness:
Recati in una stanza silenziosa, puoi sederti su di una sedia o su di un cuscino incrociando le gambe, trova la posizione a te più comoda, mantenendo una posizione eretta in modo da poter aprire il torace ed inspirare profondamente e poi espirare svuotando completamente i polmoni. Chiudi gli occhi e continua a respirare lentamente, porta la tua attenzione al respiro, all’aria che entra ed esce dalle narici. Puoi anche immaginare il flusso di aria che percorre la via dall’esterno all’interno dei tuoi polmoni. Inizierai pian piano a sentire il corpo e la mente che si rilassano, insieme al respiro. Continua per qualche minuto. Quando sentirai che la mente si sarà calmata e di conseguenza svuotata, potrai aprire gli occhi riprendendo contatto con la stanza in cui sei. Ti sarai concesso così qualche minuto di relax e la tua mente te ne sarà grata.
Bene, potrai praticare questo piccolo esercizio ogni momento in cui sentirai che la mente si sta iniziando ad affollare e fare in modo che diventi una buona abitudine della tua vita.
Grazie per aver dedicato qualche minuto del tuo tempo alla lettura del mio articolo. Spero ne farai tesoro di questo piccolo esercizio e se vorrai approfondire tale pratica e imparare a vivere secondo i principi della mindfulness resto a disposizione.
Dott.ssa Nadia Pagliuca